giovedì 7 febbraio 2019

SANREMO 2019 E LE GENERAZIONI (DIS)ARMONICHE

Claudio Baglioni, in varie conferenze di Sanremo 2019, ha dichiarato che la canzone, pur nei suoi elementi quasi volatili, cerca di armonizzare elementi molto diversi fra loro: in sostanza, una sorta di armonia “non pacificata”.
Alcune canzoni, più di altre, sembrano contenere elementi capaci di esemplificare questo concetto, come la canzone “Argento vivo” di Daniele Silvestri, che rappresenta un vero e proprio miracolo.
Riesce ad essere contemporaneamente densa e sfuggente, magmatica ed evanescente.
Molto di questo effetto è dovuto dai diversi elementi: dalle parole quasi accarezzate da Daniele Silvestri, agli elementi percussivi ed elettronici presenti nella struttura del brano, che contribuiscono a delinearne una vera e propria punteggiatura.
Il testo contiene diversi elementi che possono farci immaginare come un adulto vede un giovane, di come rischi di rapportarsi in maniera errata. Di come , dall'alto delle sue convinzioni, l'adulto creda di poter comprendere o addirittura approssimarsi al giovane.
 
Dall'alto delle mie idee (o addirittura ideali), credevo di poter essere forte – ha dichiarato in sala stampa all'Ariston lo stesso Silvestri – ma il rapporto con i miei figli mi ha insegnato che non è così”.
 
Un rovesciamento totale degli schemi di qualche decennio fa, quando si pensava che i problemi adolescenziali fossero “colpe” di genitori totalmente o parzialmente anaffettivi.
Qui tutto si capovolge e l'amore eccessivo può diventare quasi una prigione.
Il genitore lo fa, a scanso di ogni equivoco, senza presunzione ma nell'assoluta convinzione di aver dato tutto sé stesso e di agire in buona fede.
Invece, nel magma sfuggente della sua canzone, Silvestri ci fa notare che il ragazzo della canzone si sente in una “...prigione [che] corregge e prepara ad una vita che non esiste da almeno vent'anni”
L'unica cosa che fa stare meglio il giovane è quando tiene “... la musica al massimo e volo, che con la musica al massimo rimango solo […] Avete preso un bambino che non stava mai fermo, l'avete messo da solo davanti a uno schermo e adesso vi domandate se sia normale se il solo mondo che apprezzo è un mondo virtuale”
 
Ed è in virtù di questa sofferenza che il giovane ha una ribellione, psicologicamente sana, anche se non è dato di sapere più di tanto se porterà ad una crescita o, alla fine, prevarrà quel senso di sconfitta che la canzone racconta apparentemente con poca speranza.
 
Si oscilla continuamente tra la ricerca e il rifiuto, provando sentimenti che, in “L'amore è una dittatura” gli Zen Circus hanno così raccontato: “...speri ancora che qualcuno sia là fuori ad aspettarti[…] per urlarti in faccia, che sei l'unica, sei il solo”.
 
Un dialogo, quello fra giovani e adulti, che in fin dei conti è davvero difficile da maneggiare, perché non appena sembra essere approdato da qualche parte, viene immediatamente smarrito.
 
Una risposta, ovviamente all'interno di un dialogo puramente virtuale, sembrerebbe darla Simone Cristicchi che ci invita a vivere e ad innamorarci della realtà di ogni giorno “perché tutto è un miracolo, tutto quello che vedi e non esiste un altro giorni che sia uguale a ieri. Tu allora vivilo adesso come se fosse l'ultimo e dai valore ad ogni singolo attimo.”
 
Che sia questo il segreto dell'armonia, della “Musica che resta”, o dell'amore raccontato con “parole nuove”?
Roberto Palumbo
 

lunedì 4 febbraio 2019

SANREMO 2019, LE PRIME IMPRESSIONI SUI BRANI IN GARA


Come ogni lunedì che precede l'inizio del Festival, i giornalisti della sala stampa sono stati invitati ad ascoltare le prove generali dei brani in gara, all'interno del teatro Ariston.
Da notare una certa (positiva ) varietà dei brani, anche se non vuol dire che le ventiquattro canzoni siano del tutto convincenti.

Di seguito le prime impressioni:

FRANCESCO RENGA " Aspetto che torni"
E' stato possibile ascoltare solo pochi secondi finali del brano, dato che le prove sono iniziate prima della fine della conferenza stampa dell'Organizzazione del Festival
Voto: Non Giudicabile

NINO D'ANGELO E LIVIO CORI "Un'altra luce"
Si impegnano per ricordarci che c'è una Napoli di qualità piena di contenuti, come lo scorso anno fecero Enzo Avitabile e Peppe Servillo.
Complessivamente, ci riescono.
Voto: 6,5

NEK "Mi farò trovare pronto"
La formula è sempre quella: la sua bellezza, un discreto ritornello, un brano pop rock abbastanza energico, la solita buona prova sul palco. Vuole entrare in testa ma non è detto che si debba fare ripetendo parola all'infinito
Voto: 6

ZEN CIRCUS "L'amore è una dittatura"
Soprendono soprattutto perché , oltre a un pezzo musicalmente convincente, riescono a valorizzare l'elemento coreografico, aggiungendo elementi spettacolari (due sbandieratori) alla loro performance
Voto: 8

IL VOLO "Musica che resta"
Pezzo perfetto per continuare a farsi amare dal loro pubblico: refrain esplosivo, le frasi giuste al punto giusto (scritte da una miriade di autori), bellissime voci.
Cresciuti? 
Quanto basta per mietere i soliti successi nel mondo
Voto: 6,5

LOREDANA BERTE' "Cosa ti aspetti da me"
Il pezzo giusto ( di Curreri) per l'interprete femminile che, nel cuore e nel ricordo  di tutti, è la più indicata per eseguirlo. 
Il canto, però, continua a essere elemento opzionale da molti anni e non è un bene
VOTO: 6 

DANIELE SILVESTRI " Argento vivo"
Quando Silvestri decide di portare un pezzo dalla bellezza devastante, ci riesce sempre. Il brano è un forte pugno nello stomaco e rende piacevole ascoltare una storia tremenda.
L'intervento del rapper Rancore, fondamentale pe rla costruzione del pezzo, meritava almeno un feautring, che misteriosamente manca.
In lizza per il premio della Critica
VOTO: 8

FEDERICA CARTA E SHADE "Senza farlo apposta"
Pezzo esile, esile. Loro sono carini e piaceranno a un pubblico giovanile e a genitori vogliosi di disimpegno.
Voto: 5

ULTIMO "I tuoi particolari"
Rischia di entrare papa in conclave e uscirne cardinale ma tutto dipenderà dalla riposta del pubblico. Il brano, probabilmente, crescerà ascolto dopo ascolto ma lui sembra farsi attrarre esageratamente dalla classicità sanremese.
Voto: 7

PAOLA TURCI "L'ultimo ostacolo"
Un discreto brano , nelle sue medie attuali dopo il ritorno in grande stile del 2017. 
La voce, in prova, leggermente sottotono.
Voto: 6,5

MOTTA "Dov'è l'Italia
Le strofe piaceranno molto a chi ama il suo stile essenziale. 
Meravigliosi gli elementi percussivi, in un arrangiamento che sposa bene l' essenzialità dei brani di Motta alla ricchezza dell'orchestra.
Particolarmente indovinato il ritornello, che esplode al momento giusto.
VOTO: 8

BOOMDABASH "Per un milione"
Cercando di replicare il successone estivo, portano un brano iper radiofonico che piacerà al pubblico. Difficile trovarci qualcosa in più del semplice disimpegno.
VOTO. 5,5

PATTY PRAVO con BRIGA "Un po' come la vita"
Un duetto forzato, per un brano mediocre che loro non riescono nemmeno a cantare bene. Slegati in tutto e per tutto.
Sarà uno dei pochi brani di Sanremo che potrà recuperare solo con ascolto successivo, non live.
Voto: 5

SIMONE CRISTICCHI "Abbi cura di me"
Brano meraviglioso, che trae forza delle recenti esperienze teatrali di Cristicchi.
Le strofe sono ben declamate, il ritornello è poetico. 
Il pubblico capirà questo brano? Lo speriamo.
Voto: 8

ACHILLE LAURO "Rolls Royce"
Il trapper meno incasellabile d'Italia porta un pezzo facile, che entra immediatamente in testa e richiama la fase divertente del rock 'n' roll.
Sorpresa, in positivo.
Voto: 6,5

ARISA "Mi sento bene"
L'inizio ci presenta quella che sembra essere la solita ballata di Arisa. Il ritornello ci spiazza e ci porta quasi alla dance. Che sia l'esempio di dove la nuova Arisa (targata Sugar) vuole arrivare?
Prova vocale, come sempre, magistrale.
Voto: 7,5

NEGRITA "I Ragazzi stanno bene"
Brano nella loro media attuale che Pau, in buona forma, rende migliore di quel che è.
Voto: 6,5

EX OTAGO "Solo una canzone"
Ci si chiedeva se il gruppo genovese avrebbe avuto il riscontro di pubblico dei Perurbazione del 2014 o de Lo Stato Sociale del 2017.
Sembra più probabile la prima ipotesi
VOTO. 5

EINAR "Parole nuove"
Esattamente il tipo di brano che si tende a produrre per i giovani, da quando esistono i talent. 
Di parole nuove, in questo brano, se ne sentono proprio poche.
Ai fan di Amici piacerà.
Voto: 4

ANNA TATANGELO " Le nostre anime di notte"
Nonostante racconti una storia simile (o identica?) a quella che ha con Gigi e sfoggi la solita bravura, il brano funziona fino a certo punto.
Voto 5,5

GHEMON "Rose viola"
Se questo era il tentativo di mostrare le sue ulteriori qualità, ci si riesce solo a tratti. Rappresenta il classico esempio di quando si dice che i Giovani a Sanremo portano brani più vecchi di loro.
Il giudizio finale spetta al pubblico.
Voto: 5,5

IRAMA "La ragazza col cuore di latta"
Il brano piacerà al suo affezionatissimo pubblico talent. La voce, in prova, non è brillante e non rende giustizia a un brano che non sembra poi male.
Voto: 6

ENRICO NIGIOTTI "Nonno Hollywood"
Sente il testo che canta, narrando il suo amore per un nonno che non ha più al suo fianco.
Potrebbe aver fatto un passo avanti nella sua crescita
VOTO: 6,5

MAHMOOD "Soldi"
Uan delle sopresem in positivo, di questa edizione. Il brano cerca di sfruttare al meglio elementi scenici, la sua voce così particolare, un testo che è più profondo di quello che può apparire in un primo momento. Se l'album successivo al Festival manterrà gli elementi positivi qui evidenzxiati, forse Sanremo 2019 avrà guadagnato un grande artista.
Voto: 7
Roberto Palumbo

domenica 3 febbraio 2019

SANREMO 2019: LE CANZONI IN GARA


LE 24 CANZONI DI SANREMO 2019:

ARISA "Mi sento bene"

LOREDANA BERTE' "Cosa ti aspetti da me"

BOOMDABASH "Per un milione"

FEDERICA CARTA E SHADE "Senza farlo apposta"

SIMONE CRISTICCHI "Abbi cura di me"

NINO D'ANGELO E LIVIO CORI "Un'altra luce"

EINAR "Parole nuove"

EX OTAGO "Solo una canzone"

GHEMON "Rose viola"

IL VOLO "Musica che resta"

IRAMA "La ragazza col cuore di latta"

ACHILLE LAURO "Rolls Royce"

MAHMOOD "Soldi"

MOTTA "Dov'è l'Italia

NEGRITA "I Ragazzi stanno bene"

ENRICO NIGIOTTI "Nonno Hollywood"

NEK "Mi farò trovare pronto"

PATTY PRAVO con BRIGA "Un po' come la vita"

FRANCESCO RENGA " Aspetto che torni"

DANIELE SILVESTRI " Argento vivo"

PAOLA TURCI "L'ultimo ostacolo"

ANNA TATANGELO " Le nostre anime di notte"

ULTIMO "I tuoi particolari"

ZEN CIRCUS "L'amore è una dittatura"



SANREMO 2019: DUETTI QUARTA SERATA

ARISA "Mi sento bene" con TONY HADLEY ed i KATAKLO'

LOREDANA BERTE' "Cosa ti aspetti da me" con IRENE GRANDI

BOOMDABASH "Per un milione" con ROCCO HUNT

FEDERICA CARTA E SHADE "Senza farlo apposta" con CRISTINA D'AVENA

SIMONE CRISTICCHI "Abbi cura di me" con ERMAL META

NINO D'ANGELO E LIVIO CORI "Un'altra luce" con i SOTTOTONO

EINAR "Parole nuove" con BIONDO

EX OTAGO "Solo una canzone" con JACK SAVORETTI

GHEMON "Rose viola" con DIODATO e CALIBRO 35

IL VOLO "Musica che resta" con il violinista ALESSANDRO QUARTA

IRAMA "La ragazzza col cuore di latta" con NOEMI e CATERINA GUZZANTI

ACHILLE LAURO "Rolls Royce" con MORGAN

MAHMOOD "Soldi" con GUE' PEQUENO

MOTTA "Dov'è l'Italia" con NADA

NEGRITA "I Ragazzi stanno bene" con ENRICO RUGGERI e ROY PACI

ENRICO NIGIOTTI "Nonno Hollywood" con PAOLO JANNACCI

NEK "Mi farò trovare pronto" con NERI MARCORE'

PATTY PRAVO E BRIGA "Un po' come la vita" con GIOVANNI CACCAMO

FRANCESCO RENGA " Aspetto che torni" con BUNGARO ed ELEONORA ABBAGNATO

DANIELE SILVESTRI " Argento vivo" con MANUEL AGNELLI

PAOLA TURCI "L'ultimo ostacolo" con BEPPE FIORELLO

ANNA TATANGELO " Le nostre anime di notte" con SYRIA

ULTIMO "I tuoi particolari" con FABRIZIO MORO

ZEN CIRCUS "L'amore è una dittatura" con BRUNORI SAS

 

ALBUM DI SANREMO 2019 e data di uscita:

ARISA "Una nuova Rosalba in città" 8 FEBBRAIO

LOREDANA BERTE' "Libertè" (sanremo edition) 8 FEBBRAIO

BOOMDABASH "Barracuda- Predator edition" 8 FEBBRAIO

BRIGA "Il rumore dei sogni" 8 FEBBRAIO

FEDERICA CARTA "Popcorn" 15 FEBBRAIO

SIMONE CRISTICCHI "Abbi cura di me" 8 FEBBRAIO

NINO D'ANGELO: nessuna uscita discografica. Prevista la presenza del brano di Sanremo 2019 nel disco di Livio Cori; ci sarà si ala versione del Festival che quella cantata interamente in napoletano.

LIVIO CORI "Montecalvario" 8 FEBBRAIO

EINAR "Parole nuove" 15 FEBBRAIO

EX OTAGO "Corochinato" 8 FEBBRAIO

GHEMON:

IL VOLO "Musica " 22 FEBBRAIO

IRAMA "Giovani" (Sanremo edition) 8 FEBBRAIO

ACHILLE LAURO album nuovo previsto in Primavera

MAHMOOD: solo singolo digitale

MOTTA "Dov'è l'Italia (uscirà solo il singolo digitale e una versione in vinile 45 giri)

NEGRITA "I Ragazzi stanno bene"  8 FEBBRAIO

ENRICO NIGIOTTI "Cenerentola e altre storie" 15 FEBBRAIO

NEK "Mi farò trovare pronto"

PATTY PRAVO "Red" 8 FEBBRAIO

FRANCESCO RENGA: nuovo album previsto per la primavera

SHADE "Truman Shade" 8 FEBBRAIO

DANIELE SILVESTRI nuovo album previsto per la primavera
 
PAOLA TURCI:  (uscirà una versione del singolo, in vinile 45 giri)
 

ANNA TATANGELO " La fortuna sia con me" 8 FEBBRAIO

ULTIMO "Colpa delle Favole"  PRIMAVERA

ZEN CIRCUS "Vivi si muore" (1999-2019) 8 FEBBRAIO

lunedì 12 novembre 2018

SANREMO GIOVANI: LE PREFERIBILI

Nel giorno in cui Baglioni ufficializza Pippo Baudo e Fabio Rovazzi come conduttori della doppia serata (21e 22 Dicembre prossimi) di Sanremo Giovani, mi permetto di dire la mia sui brani preferibili fra quelli presentati.
Ne ho scelti 18, come sarà chiamata.a fare la commissione vera. A questi se ne aggiungeranno.altri sei scelti dal corso- concorso Area Sanremo.

Argento '' Mescolare''
Cannella ''Nei miei ricordi
Cordio''La nostra vita''
Chiara Scalisi '' Voglio smettere di fare musica''
Einar '' Centomila volte''
Federica Abbate''Finalmente''
Filo Vals ''Occasionale''
La Zero ''Nina è brava''
Laura Ciriaco ''L'inizio''
La Rua '' Alla mia età si vede''
Miriam Masala ''Oops''
Nyvinne '' Io ti penso''
Sarah Dietrich ''Per venirti a cercare''
Valentina Astolfi ''A volte''
Valentina Trioli ''Giungla''
Vittorio Sisto ''Oltre''
Ylenia Lucisano ''Il destino delle cose inutili''
Zic - Torta

Complessivamente non sembra un'annata particolarmente favorevole, con scelte  discografiche poco coraggiose e standardizzate fra pop iper radiofonico, accenni di rap modaiolo e belle voci, con annesso brano manierista.
Riuscirà Claudio Baglioni.a trovare brano artisti in grado di non sfigurare in gara tra i 24 Campioni?
Al pubblico e al tempo l'ardua sentenza.

Roberto Palumbo

venerdì 9 febbraio 2018

SANREMO 2018: IL SENSO DELLA MUSICA AL CENTRO

Sanremo 2018, coi suoi alti ascolti e la sua MUSICA AL CENTRO, ha chiarito una cosa: alla RAI il modello di spettacolo potrebbe bene cosi 'ad libitum'
 
L'unica scossa potrà essere data da due condizioni:
1) Ascolti deludentissimi, cosa ormai alquanto difficile rispetto a qualche anno fa
2) Quando sarà pronta una struttura più all'avanguardia dell'Ariston ma non si farà prima del 2021/2022 almeno.
 
Stante le condizioni logistiche attuali (leggasi teatro Ariston) appare è già chiaro che il modello non potrà subire altri che variazioni sul tema, dovute alle singole personalità dei vari direttori artistici e presentatori (se diversi) che si alterneranno.
 
Potrebbe restare deluso chi si aspetta un salutare rinnovamento della struttura della gara, promessa fatta da ogni direttore artistico che si è succeduto ma mai veramente rispettata
 
Quest'anno, perlomeno,  va dato merito a Claudio Baglioni di aver messo positivamente al centro gli elementi della CANZONE, di aver lavorato con cura e puntiglio, da musicista tra musicisti, per ottenere il massimo. Mai come quest'anno le parole e la musica delle canzoni è arrivata in modo chiaro, poco 'impastato' (se non in rari casi).
 
L'unico modello che la Rai potrebbe prendere a prestito nell'avvicendamento delle  canzoni, è quello dell'Eurovision Song Contest ma anche qui la differenza di struttura in cui svolge la gara non dà particolari chances al glorioso ma vetusto Teatro Ariston di Sanremo.
 
In queste condizioni, la gara dei Campioni si svolgerà sempre grosso modo considerando più la notorietà dell'interprete che la qualità delle canzoni.
Si potrà seguire il modello di Festival di Gianni Ravera (e poi di Pippo Baudo e di Carlo Conti)  o, al contrario, quello  Enzo Radaelli, (e poi Fabio Fazio e, oggi, Claudio Baglioni) ma sostanzialmente non ci si discosterà da questi due modelli.
 
Nel primo caso, quello che privilegia il cercare di accontentare ogni fetta di possibile pubblico del Festival. Nel secondo quello che sceglie le canzoni in gara in base ad un'idea di fondo che viene individuata e rappresenta l'idea di fondo attorno a cui costruire gara musicale e spettacolo.
 
Ancor più urgente appare la necessità di rinnovare la gara dei giovani, o delle Nuove Proposte che dir si voglia.
Il modello attuale privilegia una doppia selezione che, per selezionare otto (8) artisti, mette in piedi ben due concorsi separati (circa 1000 i pretendenti ogni anno)
Uno indetto direttamente dalla Rai, che seleziona sei (6) brani, recentemente anche con una gara finale che viene trasmessa dalla Tv.
Altri due (2) vengono ammessi attraverso il corso/concorso Area Sanremo che però ha principalmente il difetto di non aver la forza di accompagnare oltre il Festival ragazzi non dotati di progetto discografico. Nè spesso ha la forza di raccogliere i migliori progetti artistico/discografici tra i ragazzi che si presentano.
Il fatto che la Rai si vanti di dare attenzione ai giovani solamente perché sono posti in apertura delle serate, è una mezza verità. Perché è proprio la selezione dei giovani, così come è strutturata, a togliere di fatto potere ai ragazzi selezionati.
Molti di loro vengono abbandonati subito dopo la conclusione del Festival al quale partecipano, ed è un vero peccato.
 
Così la differenza visibile col passato è solo quella del numero dei giovani ammessi a Sanremo. L'ultima volta ad essere 14 fu nel 2008, ultimo anno di gestione baudiana non troppo baciata dalla fortuna.
 
Niente mi toglie il pensiero che Francesco Gabbani ed Ermal Meta avrebbero potuto ottenere lo stesso successo di pubblico anche in una gara priva della sezione Giovani, o attraverso i modelli di Festival più vicini a quelli dei primi anni Settanta/Ottanta.
 
Così, in conclusione, nessuno potrà essere facilmente accontentato se è alla ricerca di una bella rivoluzione nella struttura della gara (come una gara di canzoni, in fondo, meriterebbe).
A meno di miracoli di un'eventuale direttore artistico particolarmente illuminato, che non pare proprio di scorgere. 
Roberto Palumbo
 


lunedì 5 febbraio 2018

I VOTI AI PRIMI ASCOLTI DEI BRANI DI SANREMO 2018

Nel pomeriggio di oggi, come tradizione, si è svolto l'ascolto dei brani in prova all'interno del Teatro Ariston.
I voti che seguono rappresentano la prima impressione. Come tali, non POSSONO e non VOGLIONO rappresentare un voto definitivo.
Come la storia di Sanremo insegna, i brani a Sanremo, come è giusto che sia, evolvono e crescono. L'ordine che segue è quello in cui si soni esibiti ma non ha niente a che vedere con la scaletta della prima serata, che sarà decisa poche ore prima della diretta televisiva

THE KOLORS: "FRIDA"
Il brano emana grinta, senza provare a rinunciare alla qualità comunicativa di cui questo Festival sembra portatore.
Smentito chi li considerava poco in grado di cantare in italiano
Voto: 7


ANNALISA: "IL MONDO PRIMA DI TE":
Ballata dolce cantata da una voce bellissima.
Nonostante ciò, la struttura del brano non convince appieno e dà l'idea di un'occasione non sfruttata appieno.
Voto: 6

ORNELLA VANONI/BUNGARO/PACIFICO: " IMPARARE AD AMARSI"
Tre artisti di classe per un brano che rappresenta le loro qualità, anche se la partecipazione dei due uomini è limitata ad alcuni passaggi.
Testo importante che viene valorizzato da un buon ritornello. Il problema, soprattutto nella diretta tv del martedì, potrebbe essere rappresentato dalle strofe, non sempre completamente comprensibili.
Voto: 7


RED CANZIAN: "OGNUNO HA IL SUO RACCONTO"
Nel primo lotto dei brani ascoltati, è quello che rappresenta l'anima rock.
Brano non male ma non sempre fluido come dovrebbe.
Voto 6

ERMAL META/ FABRIZIO MORO: "NON MI AVETE FATTO NIENTE"
Il brano suona molto più 'Meta' che 'Moro': però riesce nel suo intento di fondere buon ritmo, cantabilità, contenuto. Successo assicurato che porterà ad un gradino ancora più elevato la carriere dei due.
VOTO: 8

RON: "ALMENO PENSAMI"
La voce di Ron accarezza, come sempre. Gli echi di Lucio Dalla sono presenti nelle strofe (ed è sempre un bel sentire e un bell'immaginare) ma il brano non ha un vero e proprio refrain.
Voto: 6+


LUCA BARBAROSSA "PASSAME ER SALE":
Un brano che probabilmente crescerà nel tempo ma che ai primi ascolti potrebbe risultare deludente, soprattutto fuori dal raccordo anulare. Il brano, infatti, incontra molto della canzone romanesca, ma al momento non è ancora in grado di scaldare.
Il duetto con Anna Foglietta potrebbe rendere, con una maggiore teatralità, più appetibile il brano. Vedremo venerdì.
Voto: 6


MAX GAZZE': "LA LEGGENDA DI CRISTALDA E PIZZOMUNNO"
Una ballata meravigliosa, delicata, con l'inizio del refrain che entra nel cuore e nella testa. Se il progetto Alchemaya avrà questo profilo, Gazzè coronerà il suo sogno di un'opera sintonica genuinamente popolare.
Voto: 8

NINA ZILLI "SENZA APPARTENERE":
Brano importante dedicato alle donne.
Buono il ritornello e, come sempre, meravigliosa la presenza scenica.
Voto: 7


GIOVANNI CACCAMO "ETERNO":
Personalmente la considero la sorpresa positiva di questo Festival.
Le strofe sono godibili e il ritornello porta qualche brivido.
Potrebbe rappresentare il definitivo sbocciare di un talento ancora non completamente espresso.
Voto: 7


ENZO AVITABILE E PEPPE SERVILLO: "IL CORAGGIO DI OGNI GIORNO" World music, propria di una città che ha proprio la caratteristica di accogliere stili, trasformandoli definitivamente in qualcosa di nuovo e diverso. L'Ariston potrà esaltare la teatralità del brano e darà lustro ad un meraviglioso artista come Avitabile.
VOTO: 7


LO STATO SOCIALE: "UNA VITA IN VACANZA"
Brano godibile, energico e particolarmente radiofonico.
Ha tutto per mostrare al pubblico italiano il talento di questi ragazzi.
VOTO 7+


MARIO BIONDI: "RIVEDERTI"
La Voce di questo Festival è meravigliosa, la canzone meno ruffiana di quanto ci si potesse aspettare da lui. Fa pensare ad un progetto futuro fatto di qualità assoluta ma c'è da vedere come reagirà il pubblico.
Adorerà il brano o lo dimenticherà?
Voto: 6

NOEMI "NON SMETTERE MAI DI CERCARMI":
Al contrario di Sanremo 2016, qui il ritornello convince mentre le strofe meno. Brava e grintosa sul palco, interpreta bene un brano che chiude in crescendo.
Voto: 7

DECIBEL "LETTERA DAL DUCA"
L'omaggio (sentito) a Bowie è chiarissimo ma non convince completamente per via dello stile altamente Ruggeri.
Non si esclude una crescita, ascolto dopo ascolto.
Voto: 6


DIODATO/ROY PACI "ADESSO":
Il messaggio del brano è positivo ed è una sfida alla rassegnazione della ripetitività di gesti privi di anima.
La voce di Diodato è potente e meravigliosa, Il ritornello resta in testa quasi subito.
Prezioso il contributo di Roy Paci ma solo come musicista.
Voto: 8


FACCHINETTI/FOGLI "IL SEGRETO DEL TEMPO"
Brano dedicato alla bellezza dell'amicizia e del tempo passato insieme. Con poco futuro, si spera.
Voto: 4


RENZO RUBINO: "CUSTODIRE"
Un paio di elementi del testo avranno di sicuro convinto Baglioni a sceglierlo. La voce, come sempre, interpreta al meglio e valorizza alcuni passaggi di un brano che piacerà al primo ascolto al grande pubblico.
Ciò non vuol dire che non avrà la forza di far innamorare tanti suoi fans, ovviamente.
Voto: 6


ELIO E LE STORIE TESE. "ARRIVEDORCI"
Brano non particolarmente efficace nè divertente, come nella tradizione. Paradossalmente è più capace di raccontare una storia, riassumendola, che di piacere. Riusciranno ad arrivare ultimi (come nelle loro dichiarate intenzioni)?
Voto: 5


LE VIBRAZIONI "COSI' SBAGLIATO
Hanno il solito, difficile, compito di convincere tutti che il rock a Sanremo può funzionare. Il brano ha un mood trascinante e potrebbe riuscirci
VOTO: 7

ROBERTO PALUMBO